C’è differenza tra la frutta fresca e la frutta essiccata a livello nutrizionale? Si.
Come suggerisce già la parola, la frutta essiccata, o disidratata, viene prodotta a partire dalla frutta fresca attraverso un processo di essicazione. Questo è un metodo da sempre utilizzato per la conservazione dei prodotti, solitamente fatto senza l’aggiunta di altri ingredienti. E’ un processo, infatti, del tutto naturale che prevede la riduzione, quasi a zero, delle quantità di acqua presente nell’alimento vegetale e per questo utile nell’estensione della shelf-life.
Questa tipologia di processo prevede la concentrazione delle sostanze nutritive della frutta fresca, come fibre, vitamine, Sali minerali, antiossidanti e zuccheri semplici. La frutta essiccata, però, proprio per la sua concentrazione degli zuccheri semplici (superiore rispetto all’equivalente frutto fresco) deve essere ridotta di almeno 10 volte rispetto al prodotto fresco. Es. 200 gr frutta fresca corrispondono a circa 20g dell’equivalente frutto essiccato, in generale quindi è meglio non superare la porzione raccomandata di circa 30gr al giorno.
Tra i vantaggi di questa tipologia di alimento sicuramente ci sono gli aspetti legati alla conservazione, alla praticità di consumo, alle ridotte dimensioni che ne facilitano il trasporto ed una concentrazione maggiore di alcuni nutrienti.
Come per tutti gli alimenti, è però fondamentale non abusarne nelle quantità a causa dell’elevata concentrazione in zuccheri ed necessario leggere le etichette durante l’acquisto per preferire frutta disidratata al naturale, senza aggiunta di ulteriori zuccheri o sciroppi.
Consumata nelle giuste dosi, infatti, può rappresentare un’alternativa pratica e salutare per uno spuntino da portare a scuola o a lavoro, meglio ancora se abbinata a della frutta secca (ad esempio qualche noce, nocciola o anacardi) anche questa consumata nelle giuste quantità (circa 20gr).