Il 14 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del diabete, un’occasione importantissima per sensibilizzare sul diabete, sulla sua prevenzione e gestione.
La data corrisponde a quella di nascita del professor Banting, che assieme al suo allievo Best isolò l’insulina nel 1921, cambiando la storia dei malati di diabete mellito, permettendone la sopravvivenza.
Tema di quest’anno, scelto dall’International Diabetes Federation, è l’accesso alle cure per tutti, in quanto milioni di persone nel mondo ancora non riescono a ottenere le terapie disponibili.
In Italia, secondo i dati ISTAT 2020, si stima una prevalenza del diabete pari a circa il 6% della popolazione che corrisponde a oltre 3 milioni e mezzo di persone.
Il diabete mellito di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, è il più frequente e rappresenta il 90% dei casi di diabete. Questo tipo di diabete è fortemente correlato a sovrappeso e obesità, scorretta alimentazione, sedentarietà e condizioni socio-economiche svantaggiate.
La prevenzione primaria del diabete di tipo 2 si identifica con la promozione di stili di vita corretti. L’adozione di uno stile di vita sano e attivo può prevenire fino all’80% dei casi di diabete di tipo 2, che, se trascurato, può causare malattie cardiache, cecità, amputazioni, insufficienza renale, morte precoce. La gestione del diabete richiede, dunque, un impegno quotidiano e le evidenze scientifiche dimostrano come l’adozione di uno modello alimentare salutare, come la Dieta Mediterranea, insieme alla pratica di regolare attività fisica, possano concorrere attivamente alla prevenzione ed al controllo della patologia.
Fonte: Ministero della Salute